Social. Caso Kata, l’annuncio del generale riempe i cuori di speranza. Kataleya Mia Alvarez Chicllo, detta Kata, è scomparsa nel primo pomeriggio del 10 giugno 2023 dal cortile dell’ex hotel Astor di Firenze, in via Maragliano, dove viveva con la famiglia insieme ad oltre un centinaio di persone che avevano occupato la struttura. Da quel momento in poi di lei si sono perse completamente le tracce. Ovviamente le indagi proseguono e le Forze dell’Ordine sono al lavoro ogno giorno per cercare di scoprire la verità. (Continua a leggere dopo la foto)
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Caso Kata, l’annuncio del generale riempe i cuori di speranza
Le indagi sul caso della piccola Kata proseguono senza sosta. In queste ore, alle pagine di Fanpage, ha detto la sua Luciano Garofano, ex generale del Ris di Parma. Garofano, consulente dei genitori della bambina, ha dichiarato: “Se sono ancora fiducioso? Sì, continuo a credere che la bambina sia viva”. L’ex generale, insieme ai genitori della bambina e ai loro legali, Sharon Matteoni e Filippo Zanasi, è tornato a fare un sopralluogo nell’ex Hotel Astor, dove Kata viveva con la madre.
Sul loro sopralluogo Luciano Garofano ha ammesso: “Abbiamo fatto alcune osservazioni, abbiamo segnalato ai Carabinieri alcuni approfondimenti da farsi di cui non posso parlare. Al momento non abbiamo nessun esito relativo agli approfondimenti richiesti, tranne che la signora Katherine, la mamma della bambina, quello stesso pomeriggio è stata sentita dagli inquirenti ma quello che è stato oggetto di questo ulteriore interrogatorio non ci è consentito dirlo”. (Continua a leggere dopo la foto)
Per Garafano la piccola è viva
Sui risultati degli esami genetici, condotti dal professore Ugo Ricci, secondo cui non sono di Kata le tracce di sangue nei rubinetti della stanza 104 dell’ex hotel Astor e le tracce su borsoni e trolley sequestrati ai cinque indagati, Luciano Garofano ha dichiarato che sembrano risultati neutri. Poi ha aggiunto: “Magari avessi la soluzione di questo caso, ma continuo a credere che la bambina sia viva, non chiedetemi perché, e che si possa arrivare a questa soluzione”. Parole che ridanno speranza alla famiglia della bambina che ormai è scomparsa da oltre due mesi.