
Le indagini e l’attesa di una svolta
Il ritrovamento del corpo di Liliana, inizialmente considerato un possibile suicidio – la donna era avvolta in due sacchi neri con buste di plastica sulla testa – è stato riesaminato grazie alla pressione della famiglia. Una seconda perizia ha escluso con maggiore certezza l’ipotesi suicidaria, aprendo la strada a quella dell’omicidio. Con l’emersione di queste prove digitali, gli investigatori devono affrontare nuove domande e cercare di confermare eventuali moventi legati a gelosia, controllo o paura della perdita.
Il caso Resinovich, che ha a lungo catturato l’attenzione pubblica, potrebbe ora entrare in una fase decisiva. La chiave potrebbe risiedere proprio nei file che erano stati nascosti.