Cosa rischia?
Nel caso Boccia-Sangiuliano sui social sono già stati pubblicati documenti, mail, audio e registrazioni. Quando è stato chiesto al ministro durante l’intervista al TG1 se temesse la pubblicazione di nuovi documenti, ha risposto: “Sicuramente possono uscire le chat, anche se questo sarebbe un reato”. Quelli che Boccia ha definito “documenti per certificare la verità di una donna che diversamente non sarebbe stata creduta”, se pubblicati, potrebbero diventare un problema non solo dal punto di vista politico ma anche legale. (Continua a leggere dopo le foto)
A Fanpage, Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy, ha spiegato che è difficile prevedere quali potrebbero essere le conseguenze per Boccia nel caso pubblicasse le chat private con Sangiuliano. Come ha ripetuto Bernardi non si conosce il contenuto, i temi, documenti, immagini e video scambiati durante le conversazioni, “quindi l’evoluzione della vicenda è imprevedibile, perché noi non abbiamo a disposizione i dettagli”. Nel caso i messaggi pubblicati contenessero dati sensibili, per esempio informazioni sulla sfera sessuale lo stato di salute, chi le pubblica violerebbe l’articolo 617 septies del Codice Penale. Per la legge viene punita con la reclusione fino a quattro anni. Non ci resta che attendere e vedere se queste chat verrano pubblicate o meno.