Trasferimento ad Ashdod e prospettive per gli attivisti
Dopo l’intercettazione, la nave Morgana è stata scortata verso il porto di Ashdod, dove tutti i passeggeri sono stati presi in custodia. Gli attivisti, compresa Scuderi, dovranno ora scegliere tra espulsione immediata o rimpatrio forzato secondo le procedure israeliane. Le autorità israeliane hanno confermato il trattenimento dei membri della Flotilla per violazione del blocco navale. Dal fronte umanitario, continua a essere ribadita la natura pacifica della missione. In attesa di ulteriori comunicazioni ufficiali, il video e le dichiarazioni di Benedetta Scuderi restano testimonianza di una azione civile volta a sfidare pacificamente il blocco e a richiedere giustizia per la popolazione di Gaza.

Impatto della vicenda e richieste di rispetto del diritto internazionale
L’episodio ha riaperto il dibattito sul ruolo delle istituzioni europee nei confronti della crisi in Medio Oriente. L’azione dell’eurodeputata, sostenuta da numerosi utenti sui social, rappresenta un tentativo di richiamare l’attenzione sul rispetto del diritto internazionale e sulla protezione dei civili. «Abbiamo messo i nostri corpi tra l’ingiustizia e la sofferenza», aveva scritto Scuderi prima della partenza. Ora queste parole acquisiscono valore simbolico: nessun aiuto umanitario dovrebbe essere ostacolato e la solidarietà non deve essere criminalizzata. Nel messaggio che precede la cattura, la deputata si mostra lucida e determinata. Il suo appello resta: bloccare tutto sul serio, perché un mondo più giusto, conclude, «non solo è possibile, ma necessario».