Il cordoglio della città per Cecilia De Astis
Nei primi istanti dopo l’incidente, un operatore sanitario della Casa di solidarietà vicina, Andrit, di 44 anni, ha tentato di soccorrere la donna: «Non rispondeva — racconta — mentre ero al telefono con il 118 ha fatto un leggero sospiro. Poi un altro, l’ultimo». La vittima è deceduta poco dopo, mentre la comunità locale è stata profondamente colpita dall’accaduto.
Sul luogo dell’investimento, in via Saponaro, sono stati lasciati fiori e un biglietto con la scritta: “Ciao Cecilia… non è giusto”. Un messaggio semplice, ma che esprime il dolore condiviso da tutto il quartiere.


Dichiarazioni della madre di uno dei minori
Il Corriere riporta le parole della madre di uno dei minorenni, un undicenne, coinvolti nel drammatico incidente. La donna, parte della comunità nomade di Via Selvanesco, ha dichiarato: “È da stamattina che piango. Per mio figlio. E per la signora che è morta. Sono sotto choc”. Tenendo in braccio una bambina che piangeva, la donna avrebbe aggiunto: “Lunedì erano usciti a piedi e sono rientrati tardi — racconta in un’intervista al Corriere la donna —. Noi non sapevamo nulla. Poi, stanotte, hanno cominciato a piangere e ci hanno detto quello che era successo. Non so cosa pensare”. L’auto?” “Forse l’hanno trovata con le chiavi dentro o l’hanno rubata, ma non ci hanno detto niente. Li avessimo visti in macchina, li avremmo fermati, avremmo detto qualcosa. (…) Piango per la donna morta, ma sono soltanto dei bambini“.