
Un gruppo di trentuno persone, composto da studenti italiani, docenti e volontari dell’Istituto agrario “Lorenzo Gigli” di Rovato (Brescia), si trova attualmente bloccato in Tanzania a causa delle forti tensioni scoppiate nel Paese subito dopo le elezioni presidenziali. Il gruppo, impegnato in un progetto di scambio culturale e solidarietà presso il villaggio di Dabaga, provincia di Iringa, sta affrontando un periodo di isolamento dovuto alle restrizioni imposte dalle autorità locali.
The European Union has condemned the violence, internet shutdown, and election irregularities in Tanzania, warning that human lives are at risk and calling for the release of detained politicians and full investigations into abductions and disappearances. pic.twitter.com/NeSk1DZ2N2
— Cyprian, Is Nyakundi (@C_NyaKundiH) November 2, 2025
Clashes between protesters and security forces continue in Tanzania, where the incumbent president of the country, Samia Suluhu Hassan, was earlier declared the winner with about 98% of the votes of the electorate
— Sprinter Press News (@SprinterPress) November 2, 2025
The protesters appealed to the army to take over the management… pic.twitter.com/h26oUVennR
Disordini post-elettorali e restrizioni governative
L’arrivo della delegazione italiana in Tanzania è coinciso con l’escalation di proteste legate alla rielezione della presidente Samia Suluhu Hassan. A Dar es Salaam, migliaia di persone sono scese in piazza per denunciare presunti brogli elettorali, innescando scontri e repressioni da parte delle forze dell’ordine.
Le autorità tanzaniane hanno adottato misure straordinarie, tra cui la chiusura temporanea dell’aeroporto internazionale, l’incendio di edifici pubblici, l’introduzione del coprifuoco e il blocco delle comunicazioni internet. Queste restrizioni hanno reso difficoltoso ogni spostamento e hanno interrotto i contatti diretti con l’esterno.
Tanzania, forgive us. We underestimated your silence. pic.twitter.com/VkTfUn7MC2
— …jakaBABA. (@karoba_john) October 31, 2025
La condizione degli italiani: sicurezza garantita ma spostamenti limitati
Nonostante la situazione di tensione, la delegazione italiana è al sicuro all’interno della scuola di Dabaga. Il presidente dell’associazione In Viaggio con Fede, Daniele Porrino, ha dichiarato di aver ricevuto “sms rassicuranti” dalla professoressa Miriam Bersini.
Le informazioni confermano che tutti “stanno bene e restano nella scuola, dove continuano le attività previste”. Le maggiori difficoltà sono rappresentate dall’assenza di connessione internet e dalle limitazioni negli spostamenti dovute alle misure di sicurezza. Nonostante il contesto, il gruppo mantiene la calma e cerca di mantenere la normalità nella routine quotidiana.
Intervento delle autorità italiane e piani per il rientro
La dirigente scolastica Anna Di Domenico ha assicurato che la situazione è seguita costantemente dalla Farnesina, dall’Ambasciata italiana a Dar es Salaam e dall’Unità di Crisi, che sono in contatto diretto con il gruppo e monitorano gli sviluppi.
La scuola ha comunicato ai genitori che “La situazione è sotto controllo. I nostri studenti sono in un’area tranquilla, lontana dagli scontri”. Le istituzioni hanno raccomandato di evitare spostamenti fino a quando la sicurezza non sarà ristabilita. Il rientro della delegazione in Italia resta programmato per l’11 novembre, salvo cambiamenti legati all’evolversi della situazione politica locale. Il progetto, denominato “Tanzania – In viaggio tra formazione e solidarietà”, si trova alla terza edizione e unisce formazione, attività sportive e volontariato.