
Giuseppe Conte e il nuovo peso del centro
Alla riunione era presente anche Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, che ha commentato le domande dei giornalisti con una frase sintetica: “Dialogo? Sì, ma vediamo con chi”. Questa affermazione segnala l’importanza crescente della partita centrista anche per il Movimento, mentre all’interno del PD si intensifica il dibattito. Per la prima volta, il tema della sicurezza ha assunto un ruolo centrale, con proposte pratiche e un approccio meno ideologico rispetto al passato.
Nuove riunioni e critiche interne al Partito Democratico
La tregua è destinata a durare poco: a Milano è previsto un nuovo vertice tra i riformisti del PD, tra cui Lorenzo Guerini, Graziano Delrio e Giorgio Gori, tutti critici verso la linea della segretaria e il silenzio di Stefano Bonaccini. Quest’ultimo ha scelto di non partecipare e ha risposto con una dichiarazione: “Vedo discussioni fatte da chi vive nei salotti tv e nelle Ztl”.
Intervento europeo e richiami all’agenda economica
Dal fronte europeo, Pina Picierno ha lanciato un monito attraverso un post: “Senza crescita non si protegge il welfare”. Questa frase sintetizza le criticità espresse dai riformisti nei confronti di un partito focalizzato su salario minimo e diritti, ma giudicato carente nell’elaborazione di un’agenda economica strutturata.

Le mosse di Matteo Renzi e il futuro del centro
Sul versante opposto, Matteo Renzi, dopo il risultato positivo in Toscana, rilancia il progetto della “Casa riformista” e apre al dialogo con alcuni dei civici coinvolti nell’incontro romano. L’obiettivo è attrarre l’elettorato moderato che non si identifica né con la destra guidata da Giorgia Meloni né con la sinistra rappresentata da Elly Schlein. Lo spazio politico centrista viene descritto come decisivo per il futuro del panorama italiano.
Prospettive future per il campo progressista
Rimane aperta la questione su chi riuscirà a mantenere coesa la pluralità di anime che compone il campo progressista. Al momento, l’unica certezza è che la competizione per il centro è appena iniziata e quanto avvenuto a Roma rappresenta solo la prima fase di una partita destinata a influenzare le future strategie politiche dell’area progressista.