Il mistero continua: allontanamento volontario o costrizione?
Nonostante la buona salute di Tatiana e la sua apparente conferma della versione del 30enne, gli investigatori mantengono alta la guardia. La vicenda è ancora “soltanto all’inizio”: è cruciale stabilire con certezza se l’isolamento sia stato frutto di una libera scelta o di una forma di sequestro mascherato. Il fatto che Tatiana fosse inizialmente in difficoltà a parlare dei giorni di assenza alimenta il sospetto che la verità possa nascondere sfumature ben più oscure.
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Le indagini, che vedono gli investigatori analizzare tabulati telefonici, chat e immagini delle telecamere della zona, proseguono senza sosta. Ciò che è certo è l’emozione della comunità: decine di persone si sono radunate davanti alla casa di Gheormescu e un applauso liberatorio è scattato quando Tatiana, scortata dalle forze dell’ordine, è apparsa. Quello che resta è un enorme punto interrogativo: era la 27enne in un momento di profonda crisi, alla ricerca di un isolamento consensuale, o la sua permanenza in quella mansarda è stata il risultato di un piano ben più intricato? L’attesa per la verità definitiva è spasmodica.