Chiara Petrolini, l’ex fidanzato Samuel interviene sul caso
Chiara Petrolini è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso e sepolto i suoi due neonati in giardino, nella villetta di Traversetolo dove abita con la sua famiglia. Stando alle testimonianze di chi la conosceva la 21enne era una ragazza “normale”, all’apparenza tranquilla. Su TikTok, qualche anno fa, Chiara scherzava in alcuni video: «Chi verrà arrestata per prima? E chi resterà prima incinta?», diceva ad un’amica. Filmati registrati in momenti spensierati, che però alla luce di quanto accaduto appaiono come un triste presagio. La giovane giovedì avrà la possibilità di esporre al giudice per le indagini preliminari la sua versione dei fatti e contrastare la ricostruzione fatta dalla Procura. Anche se per ora non è chiaro se la 21enne, assistita dall’avvocato Nicola Tria, risponderà alle domande o si avvarrà della facoltà di non rispondere. (continua a leggere dopo le foto)
Tanti i nodi da sciogliere sulla triste vicenda
I nodi da sciogliere sono ancora tanti. Da chiarire le bugie di Chiara: la ragazza avrebbe dichiarato che il bimbo partorito il 7 agosto era nato morto, ma le analisi hanno rilevato che il piccolo aveva respirato, prima di morire dissanguato per un taglio del cordone ombelicale fatto con le forbici prese in cucina. L’indagata avrebbe anche affermato di desiderare quel bambino, ma per la Procura i suoi comportamenti e le sue ricerche online smentirebbero tale ricostruzione. La giovane avrebbe poi asserito di non aver visto sangue del bimbo dopo il parto, ma le risultanze della consulenza medico legale dicono l’opposto. Così come il fatto che il padre le chiese conto di tracce di sangue in bagno e che lei giustificò con un ciclo abbondante. Resta poi da capire per quale ragione Chiara non abbia scelto di abortire in modo legale, sicuro, in presenza di una gravidanza indesiderata.
