Il comunicato ufficiale sull’arresto di Chiara Petrolini
La conferenza stampa sull’arresto della studentessa è continuata per chiarire alcuni punti della vicenda dopo le testimonianze della diretta interessata e delle persone a lei vicine. Le autorità hanno fatto diverse scoperte sulle modalità in cui la madre dei bambini abbia portato avanti le due gravidanze. «Chiara aveva già deciso che il bambino non sarebbe sopravvissuto al parto, e tutto il percorso della gravidanza appare disseminato di indizi che conducono a questa terribile realtà», ha spiegato il Procuratore di Parma Alfonso D’Avino.
Inoltre, l’ufficiale della Procura di Parma ha spiegato che la 22enne, ora agli arresti domiciliari, avrebbe tenuto «una condotta incompatibile con lo stato di gravidanza», fatto emerso «soprattutto dalle informazioni raccolte dagli amici. Non ha mai disdegnato l’uso di sigarette elettroniche e con tabacco, anche accompagnato da assunzione di bevande alcooliche; da ultimo, dopo che travaglio era di fatto già iniziato, e nell’imminenza del parto, Chiara non ha neppure disdegnato l’uso di marijuana». Tali elementi sarebbero significativi per la contestazione della premeditazione.