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Chiara Petrolini, shock durante il processo: cos’hanno fatto vedere. Tutti in lacrime

La perizia psichiatrica decisiva

Dopo il momento di forte tensione in aula, Chiara Petrolini è rientrata brevemente per il conferimento dell’accertamento psichiatrico alle perite Marina Carla Verga e Laura Ghiringhelli, incaricate di valutare se la ragazza fosse capace di intendere e volere al momento dei fatti. Le specialiste dovranno anche esprimersi sulla sua eventuale pericolosità sociale.

Le operazioni inizieranno il 25 settembre 2025, con la consegna della documentazione clinica e processuale. Le esperte hanno chiesto 90 giorni di tempo e saranno chiamate a testimoniare il 2 febbraio 2026. La giovane imputata, che al termine dell’udienza ha lasciato definitivamente l’aula per tornare ai domiciliari, sarà autorizzata a spostarsi per sottoporsi agli incontri con le perite.

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L’ingresso in tribunale come in un supermercato

Un dettaglio insolito ha caratterizzato l’udienza: all’ingresso del tribunale, giornalisti e spettatori hanno ricevuto un post-it giallo numerato, fino a un massimo di 30. Un metodo simile a quello utilizzato negli uffici postali, adottato per regolamentare l’accesso al processo.

Il provvedimento è stato applicato dopo il caos della prima udienza di giugno, quando i giornalisti accreditati furono molti di più rispetto ai posti disponibili. In aula, inoltre, è stato ribadito il divieto assoluto di telecamere: solo i fotografi hanno potuto immortalare i primi cinque minuti.

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