Chiara aveva un complice? L’ipotesi sfuma ma mancano le ultime analisi
Gli inquirenti, al momento, non nutrono particolari dubbi sul fatto che la giovane abbia agito da sola. Le ampie indagini condotte finora non hanno evidenziato la presenza di complici. Tuttavia le analisi potranno darne ulteriore conferma. Per concludere, sono attese ulteriori relazioni da parte dei consulenti tecnici incaricati dalla Procura. Tra queste ultime sembra essere in corso una valutazione psichiatrica per chiarire lo stato mentale dell’indagata.
L’avvocato difensore Nicola Tria riporta ancora “Il Messaggero” ha presentato ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale del Riesame sulla misura cautelare. In attesa dell’udienza e della decisione della Corte, Chiara Petrolini rimane agli arresti domiciliari, dove si trova dal 20 settembre.