
Il noto progetto di ristorazione unico in Italia si trova oggi ad affrontare una delle sue prove più difficili. La scomparsa improvvisa di una figura centrale e anima silenziosa del ristorante, ha colpito profondamente non solo i colleghi e i ragazzi coinvolti nell’iniziativa, ma anche l’intera comunità che negli anni ha visto crescere il sogno dell’inclusione e dell’autonomia per i giovani autistici. Le attività del locale sono state interrotte: il dolore ha travolto tutti, lasciando un senso di vuoto e smarrimento.

Milano e Monza in lutto: chiuse le pizzerie
L’annuncio della chiusura temporanea è arrivato attraverso i canali social ufficiali della catena di pizzerie, con parole che trasmettono la portata della perdita: la squadra si dichiara incapace di riprendere il lavoro, schiacciata da un lutto che non è solo personale, ma collettivo. «Nessuno è in grado di lavorare. Nessuno riesce nemmeno a fingere», si legge nella comunicazione, a sottolineare quanto il collaboratore scomparso fosse molto più di un semplice collega.

Staff in lutto: addio al suo sorriso gentile
Per chi ha frequentato il locale o seguito la sua storia, era il punto di riferimento costante, sempre presente ma mai invadente, pronto a sostenere gli altri mantenendo la discrezione. La sua presenza, spesso dietro le quinte, era fondamentale per l’equilibrio e il successo del progetto che ha saputo integrare decine di giovani nel mondo del lavoro, offrendo un esempio concreto di inclusione.
Il sentimento di lutto si estende ben oltre le mura del locale. Le famiglie, i clienti e tutti coloro che hanno incrociato il suo sorriso o il gesto gentile stanno manifestando il proprio cordoglio, riconoscendo il ruolo indispensabile che ha avuto nella crescita professionale e umana dei ragazzi della realtà di ristorazione.
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