Attivista umanitario
Nel 1992 Bruno Zanin abbandonò il mondo dello spettacolo per seguire la strada del giornalismo. Per tre anni fu in Bosnia ed Erzegovina corrispondente di guerra per Radio Vaticana e contemporaneamente responsabile della ONG Emmaus Internazionale dell’Abbé Pierre. Ritornato in Italia al termine della guerra civile nella ex Jugoslavia si è dedicato alla scrittura. Nel 2007 Zanin ha pubblicato il suo primo romanzo a carattere autobiografico “Nessuno dovrà saperlo” (Tullio Pironti Editore). (continua dopo la foto)

Il cordoglio
La notizia della scomparsa è stato dato dal Comune di Vigonovo (Venezia), dove Zanin era nato il 9 aprile 1951. Il sindaco Luca Martello ha voluto omaggiarlo dicendo: “Ricordiamo Bruno Zanin, un artista vigonovese che ha declinato la sua sensibilità in diverse arti comunicative con passione e singolare spontaneità. Espressivo e profondo sia nel ruolo di attore che di conduttore. Desideriamo sottolineare il suo impegno umanitario come tratto di una vita vissuta nella ricerca di una soddisfazione umana che non si è esaurita nell’ambizione della fama”. (continua dopo la foto)

L’ultimo viaggio di Bruno Zanin
Non ci sarà nessuna cerimonia pubblica per ricordare Bruno Zanin: lo ha deciso la sua famiglia, stando a quanto riportato da Eco Risveglio, secondo cui il corpo verrà cremato e le ceneri disperse nello stesso posto in cui furono disperse quelle di un amico. Spiegano i figli: “Ci ha detto così: “Quand’ero giovane, il mio primo vero grande viaggio l’ho fatto con lui in autostop. Allora, vorrei tanto fare pure il mio ultimo grande viaggio con lui”. Per chi volesse ricordare papà non servono carte di condoglianze, mazzi di fiori o altre corone, ma una donazione a “Save The Children Italia””.