Tanti i punti ancora da chiarire
Il sito Dagospia, come riportato da The social post, si è posto alcune domande su quanto dichiarato da Cutfield agli inquirenti. Secondo il webmagazine di D’Agostino, ci sono alcuni punti che non sarebbero credibili o coerenti. Il comandante, che è stato interrogato a lungo (più di 2 ore) dai magistrati della Procura di Termini Imerese, avrebbe inanzitutto lasciato lo yacht prima di altri passeggeri, contravvenendo al codice che lo vorrebbe come ultimo occupante prima del naufragio. (Continua a leggere dopo le foto)
Inoltre, Dagospia si è posto anche altre domande: “Perché Cutfield ha subito affermato che l’albero del veliero si era rotto“, “Quando invece è stato ritrovato integro?” e “E come mai il veliero olandese più piccolo, ormeggiato a poca distanza dal Bayesian e dunque investito dallo stesso mini-ciclone, ha resistito senza troppi danni?”. Domande alle quali si dovrà sicuramente dare una risposta. Infine, il sito ricorda come Mike Linch, il miliardario inglese proprietario del veliero, fosse legato al Mossad e all’Intelligence di Usa e Gran Bretagna.