Uno studio internazionale per capire i meccanismi dell’infezione
La ricerca è frutto di una collaborazione internazionale tra la China Agricultural University, l’Università di Nottingham, l’Accademia cinese delle scienze e l’Università di Edimburgo. Gli studiosi hanno utilizzato sia modelli animali che tessuti umani per indagare i processi che rendono l’influenza più letale con l’avanzare dell’età.
Il risultato è stato chiaro: la produzione di ApoD in eccesso porta a un degrado dei mitocondri, organelli essenziali per l’energia cellulare e per l’attivazione della risposta antivirale. Questo processo, noto come mitofagia, favorisce la diffusione del virus nei polmoni e aumenta la gravità dei sintomi.

Nuove prospettive terapeutiche per la popolazione fragile
Se da un lato i dati confermano la maggiore vulnerabilità degli anziani, dall’altro aprono nuove prospettive di intervento. Secondo Kin-Chow Chang, coautore dello studio e professore all’Università di Nottingham, l’ApoD potrebbe diventare un bersaglio terapeutico.
Bloccare la sua produzione o modularne gli effetti significherebbe ridurre i danni polmonari e migliorare la risposta immunitaria, aprendo la strada a cure innovative. «L’invecchiamento è uno dei principali fattori di rischio per i decessi correlati all’influenza – osserva Chang – e con una popolazione mondiale che invecchia a ritmi senza precedenti, diventa urgente sviluppare strategie mirate».
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Sintomi da monitorare e campagna informativa urgente
I sintomi tipici di settembre, che spesso coincidono con l’inizio della stagione influenzale, includono febbre improvvisa, brividi, dolori muscolari, tosse secca, mal di gola e affaticamento. Negli over 65 anche una semplice influenza può trasformarsi in polmonite, aggravare patologie croniche o portare a complicanze cardiovascolari.
Proprio per questo, Andreoni e la comunità scientifica insistono sulla necessità di una campagna capillare che non solo promuova la vaccinazione, ma spieghi con chiarezza i rischi reali. Il messaggio è semplice: prevenire oggi significa evitare ospedalizzazioni e salvare vite nei mesi più freddi.