Il profilo del conducente e le indagini in corso
Secondo quanto riferito da un amico al Corriere della Sera, Ceriani era una persona riservata, viveva da solo e non era sposato. L’amico ha aggiunto che l’anziano soffriva di insonnia cronica e faceva uso di sonniferi, arrivando a chiedere alla cognata di procurargli ulteriori farmaci. “Era da due giorni che non dormiva”, ha dichiarato la donna a chi si è recato nella sua abitazione dopo l’incidente.
Il comportamento dell’uomo prima dell’incidente è oggetto di verifica da parte degli inquirenti. Nessuno tra i familiari era a conoscenza dei suoi spostamenti quella mattina. “Non lo abbiamo sentito e ci siamo preoccupati”, ha detto la cognata, sottolineando la stranezza della situazione. È stata disposta l’autopsia per accertare la presenza di sostanze, inclusi farmaci ipnotici, nel sangue dell’automobilista.

Vittime e impatto sulla comunità
L’incidente ha provocato la morte di Egidio Ceriani, Mario Paglino e Gianni Grossi, entrambi designer di 53 anni, e Valerio Amodio Giurni, banchiere di 38 anni. Le vittime erano legate sia da rapporti di vicinato che personali, tutte residenti nella stessa zona di Novara. I tre amici erano diretti fuori città quando sono rimasti coinvolti nello scontro. Attualmente, Silvia, moglie di Valerio, continua a lottare in ospedale per la propria vita.