Naufragio Bayesian, il drammatico racconto di un sommozzatore
Il rischio di non riuscire a riemergere era serio. “Spesso non avevamo la visibilità necessaria, era buio. Il primo rischio è quello che le dicevo prima: sulla nostra verticale non potevamo riemergere. Il secondo è che c’era materiale che fluttuava dentro il sito”. Per Nardelli si è trattato di una scena impressionante. “Gli arredi, i materassi, gli oggetti di ogni tipo, era uno yacht con una vita a bordo che all’improvviso si è interrotta. Mi porterò dietro per sempre le immagini degli oggetti sparsi dentro l’imbarcazione. Frammenti della vita a bordo. Ma soprattutto il fatto che all’improvviso si è interrotta la loro quotidianità”, ha ammesso a Il Messaggero.