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Da famoso a clochard, muore in solitudine: la triste storia del noto campione

Marileno Fusetti morto

L’ex campione è deceduto in solitudine e povertà. L’uomo è morto lo scorso 19 febbraio all’età di 74 anni, da senzatetto. Attualmente il suo corpo si trova in obitorio, in attesa di essere sepolto. I suoi ex colleghi hanno fatto un gesto bellissimo per lui. (Continua dopo le foto)

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Marileno Fusetti è morto, la triste storia dell'ex calciatore diventato clochard

Marileno Fusetti è morto, la triste storia dell’ex calciatore diventato clochard

Marileno Fusetti, ex calciatore che militò nella Juventus negli anni ’70, è morto in solitudine all’ospedale Mauriziano di Torino. Dal 19 febbraio, data della sua scomparsa, nessuno si è presentato per reclamare il corpo e la sua salma. Marileno Fusetti è morto all’età di 73 anni: negli ultimi anni aveva vissuto in condizione di povertà estrema e aveva occupato abusivamente con altri clochard alcune case a Torino. “Marileno era un talento vero, una mezzala sinistra di qualità, che per circa dieci anni ha militato nel settore giovanile della Juve guidata da Mario Pedrale. Ha partecipato al Torneo di Viareggio con la squadra allenata da Viol e Rolfo e nel 1971, con la formazione De Martino, ha persino sfidato la prima squadra”, ha ricordato Roberto Quaglia, oggi organizzatore di raduni di ex giocatori bianconeri. (Continua dopo le foto)

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Chi era Marileno Fusetti

Negli anni ’70, aveva indossato la maglia della Juventus nelle giovanili, mostrando un grande talento. La sua carriera è terminata precocemente a causa di vari fattori, ma la sua vita è cambiata radicalmente. Lasciata la Juventus, iniziò a girare tra le squadre di Serie C e nei dilettanti piemontesi, fino ad approdare al Grugliasco nei primi anni ’80. Poi cambiò mestiere e, per un periodo, sembrava aver trovato una certa serenità trasferendosi nell’Alessandrino con una compagna. Quando la relazione finì però, le condizioni di vita di Fusetti peggiorarono drasticamente nel corso degli anni. Lontano dai riflettori, ha vissuto in condizioni di estrema difficoltà, fino a diventare clochard. Il calciatore ha vissuto di stenti, lontano dalla fama e dal benessere che aveva conosciuto durante gli anni di gloria nei campi da gioco.

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