
Di fronte a un quadro politico già segnato da contrasti profondi tra governo e opposizioni — dal PNRR alle politiche migratorie, fino ai dossier internazionali — il clima si è ulteriormente irrigidito. Nelle ultime ore, le principali testate nazionali danno ampio risalto alle parole della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che arriva a invocare le dimissioni e un intervento drastico dopo la pubblicazione di un nuovo servizio di inchiesta della trasmissione Report, su Rai. Segno di uno scontro che non è solo istituzionale, ma ormai apertamente politico.

Tensione crescente tra governo e opposizioni dopo le inchieste di Report
Le opposizioni puntano il dito contro la maggioranza e il Garante della Privacy, chiedendo di «azzerare il consiglio del Garante della Privacy dopo il caso Report». Il Sole 24 Ore ricostruisce la scintilla da cui è partita la vicenda: «Tutto parte dalla multa da 150mila euro inflitta dal Garante al programma Rai per la messa in onda dell’audio tra l’ex ministro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini, e il caso scoppiato dopo la visita di Agostino Ghiglia, membro del Garante, ex esponente di Alleanza nazionale, il giorno prima della sanzione, in via della Scrofa, sede nazionale di Fratelli d’Italia». Una sequenza di eventi che l’opposizione interpreta come pressione politica sull’Autorità, mentre la maggioranza respinge l’accusa parlando di attacchi strumentali. Le tensioni, però, continuano a correre nei palazzi della politica e promettono ulteriori sviluppi nelle prossime ore.

Caso Garante della Privacy, crisi dell’autorità
La crisi istituzionale legata al Garante della Privacy si intensifica, con le opposizioni che avanzano una richiesta formale di dimissioni collettive dell’intero consiglio. L’ente, accusato di aver smarrito la propria indipendenza, è al centro di una tempesta dopo le rivelazioni della trasmissione Report. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle denunciano pubblicamente quello che definiscono un uso distorto della funzione pubblica, puntando il dito contro una presunta politicizzazione dell’Autorità.
Al centro della polemica c’è anche il governo guidato da Giorgia Meloni, che secondo le opposizioni sarebbe responsabile di un silenzio assordante. La situazione, definita come una vera e propria “crisi di credibilità istituzionale”, rischia di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni di garanzia.
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