Il mondo del calcio sotto shock: addio a Diogo Jota e al fratello André
Quando è arrivata la conferma, il mondo del calcio ha trattenuto il respiro: tra le vittime c’erano Diogo Jota, stella del Liverpool e della nazionale portoghese, e il fratello minore André Silva, anche lui calciatore. Il dolore è stato immediato e collettivo. Jota aveva solo 28 anni, era reduce da una stagione positiva con i Reds – 9 gol nell’ultimo campionato, 65 totali in cinque anni ad Anfield – ed era uno dei simboli della squadra guidata da Arne Slot. Meno di due settimane fa, il matrimonio con la compagna di sempre, Rute Cardoso, madre dei suoi tre figli. Un amore coronato dopo anni insieme, oggi diventato un incubo senza risveglio. È stata proprio lei, Rute, a riconoscere gli oggetti personali del marito e del cognato. A dare l’allarme erano stati alcuni familiari, preoccupati dal mancato arrivo dei due fratelli a Benavente, dove avrebbero dovuto trascorrere la notte. Il giorno dopo, Diogo avrebbe proseguito per Santander, da lì imbarcarsi per tornare in Inghilterra.
Il cordoglio, le lacrime e la richiesta dei tifosi
Mentre la notizia rimbalzava tra Portogallo, Spagna e Inghilterra, i social si riempivano di messaggi strazianti. L’ex compagno Ruben Neves, oggi al campionato saudita, ha scritto: “Dicono che perdiamo le persone solo quando le dimentichiamo. Io non ti dimenticherò mai”. Anche Cristiano Ronaldo, capitano della nazionale lusitana, ha rotto il silenzio con un commento scarno ma potente: “Non ha senso”. A Liverpool, i tifosi hanno subito lanciato una petizione per il ritiro della maglia numero 20, quella che Jota aveva scelto nel 2020, quando arrivò dai Wolves per vestire la maglia dei Reds.
