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Disastro nei cieli, aereo precipita: “Schianto tremendo”. Scene atroci

Immagine dell'aereo AN-22 precipitato nella regione di Ivanovo

Disastro nei cieli, aereo precipita: “Schianto tremendo”. Scene atroci – Un aereo da trasporto militare AN-22 è precipitato martedì 18 marzo nella regione di Ivanovo, durante un volo di prova seguito a interventi di manutenzione. L’incidente è stato confermato dal Ministero della Difesa russo e rilanciato dai principali media nazionali. A bordo del velivolo si trovavano sette persone, il cui stato di salute non è stato ancora ufficialmente comunicato dalle autorità.

Disastro nei cieli, aereo precipita: “Schianto tremendo”. Scene atroci

Secondo le prime informazioni, riportate dall’agenzia TASS, l’aereo si è schiantato in una zona rurale, non causando danni a persone o edifici al suolo. Le squadre di soccorso sono state inviate tempestivamente sul luogo dell’impatto per le prime verifiche e per cercare eventuali superstiti. L’AN-22 coinvolto nell’incidente era appena stato sottoposto a una serie di controlli tecnici. Il volo aveva lo scopo di testare la piena funzionalità dei sistemi dopo i lavori eseguiti. Le cause della perdita di quota improvvisa restano al momento oggetto di indagine. La regione di Ivanovo si trova a circa 200 chilometri a est di Mosca, una zona caratterizzata da ampie aree agricole e foreste. Non sono stati rilevati collegamenti dell’incidente con il conflitto in Ucraina, né risultano coinvolgimenti esterni.

Vladimir Putin durante un discorso pubblico

Le operazioni di soccorso e l’inchiesta in corso

Le autorità russe hanno immediatamente avviato un’inchiesta ufficiale per chiarire la dinamica dello schianto e identificare eventuali responsabilità tecniche o operative. Sul posto sono intervenuti esperti dell’aviazione militare e rappresentanti del Ministero della Difesa, che stanno analizzando i resti del velivolo e raccogliendo dati dai sistemi di bordo. Nella giornata dell’incidente, le condizioni meteorologiche erano considerate buone e non si registravano particolari criticità nella zona. Tuttavia, gli investigatori non escludono nessuna ipotesi e stanno valutando anche possibili malfunzionamenti o errori umani.

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