Paupisi, dramma familiare e comunità in choc
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Salvatore Ocone, operaio agricolo con una nota storia di disturbi psichici, ha prima colpito mortalmente la moglie con una pietra, per poi darsi alla fuga insieme ai figli Cosimo e Antonia. La sua corsa si è conclusa dopo 13 ore, nel territorio del Molise, dove è stato bloccato dalle forze dell’ordine.
Femminicidio a Paupisi: il motivo dell’orrore
La storia familiare era segnata da episodi di disagio e instabilità. Diverse testimonianze parlano di crisi di depressione che avevano minato l’equilibrio psichico dell’uomo. Alcuni ricordano episodi inquietanti, come quando, in preda a una crisi, si era denudato in pubblico trovando poi rifugio in chiesa. Tuttavia, sia il parroco che il sindaco di Paupisi hanno dichiarato che nulla lasciava presagire un pericolo imminente. Il sindaco Salvatore Coletta ha affermato: “Li avevo visti pochi giorni fa alla festa del paese e sembravano sereni”.

Vite spezzate e comunità in lutto
Elisabetta, casalinga dedita alla famiglia e spesso impegnata ad aiutare il marito nei campi, era conosciuta come una donna riservata che preferiva non esternare le difficoltà vissute tra le mura di casa. L’abitazione di famiglia, una palazzina a due piani situata in contrada Frasso, era apparentemente il luogo di una vita semplice, ma dietro le porte si celavano tensioni e sofferenze. Il figlio maggiore, Mario, si era trasferito a Rimini in cerca di una realtà migliore e di un futuro lontano dal clima familiare sempre più difficile.
Appena appresa la notizia della tragedia, Mario ha fatto ritorno a Paupisi, dove ha ricevuto la conferma dell’arresto del padre al termine di un lungo inseguimento. Il dolore per la perdita della madre e del fratello ha colpito duramente la famiglia, lasciando un vuoto incolmabile. La piccola comunità è rimasta sgomenta: un luogo noto per la sua tranquillità si è risvegliato improvvisamente segnato da una ferita profonda.
Le reazioni tra i cittadini sono di incredulità e profonda commozione. Una vicina di casa, ancora scossa e in lacrime, ha dichiarato: “Non credevamo che Salvatore potesse fare del male alla sua famiglia. Era un uomo che amava la sua famiglia e non aveva mai dato segnali di aggressività. Per questo siamo tutti attoniti.” Alcuni ricordano una lite particolarmente accesa avvenuta pochi giorni prima, ma nessuno avrebbe mai immaginato un epilogo così tragico.
Sui social network, in particolare su Facebook, il profilo di Elisabetta Polcino mostra immagini familiari risalenti al 2018, che ritraggono momenti di apparente serenità. Tuttavia, le voci raccolte in paese parlano di litigi frequenti negli ultimi tempi, un clima di tensione che avrebbe minato la stabilità della famiglia. Nonostante il silenzio sui social, la storia recente è stata segnata da conflitti e incomprensioni.

Il ruolo delle istituzioni e il dolore collettivo
Il parroco di Paupisi, Don Cosimo, ha riferito di non aver avuto rapporti diretti con la famiglia, sottolineando tuttavia come la tragedia abbia colpito l’intera collettività: “Non possiamo dire di conoscere a fondo la situazione, ma è un dramma che ha colpito tutti noi”. In segno di solidarietà, la comunità si è stretta intorno ai familiari e si è unita in preghiera per la giovane Antonia, ancora in lotta per la vita, e per il ricordo di Elisabetta, apprezzata per il suo carattere solare e la sua disponibilità verso il prossimo.
L’amministrazione comunale di Paupisi ha proclamato il lutto cittadino, invitando la popolazione a partecipare alle iniziative di raccoglimento e memoria. Il sindaco ha espresso il cordoglio dell’intero paese e ha rivolto parole di conforto ai parenti delle vittime, ricordando quanto sia importante non lasciare sole le persone in difficoltà.
Le autorità stanno continuando le indagini per stabilire con precisione tutte le responsabilità e i passaggi che hanno portato alla tragedia. Oltre agli accertamenti medico-legali, sono stati disposti colloqui con i servizi sociali e con gli psicologi, per offrire supporto sia ai superstiti sia alla comunità profondamente turbata da quanto accaduto.
La vicenda di Paupisi si inserisce in un tragico elenco di femminicidi che negli ultimi anni hanno sconvolto l’Italia. Il caso ha riportato l’attenzione sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione e sostegno alle famiglie in difficoltà, in particolare nei contesti dove si manifestano segnali di disagio psichico o violenza domestica.