
Un volo che avrebbe dovuto regalare ai turisti una delle esperienze più suggestive del Kenya si è trasformato in un dramma di proporzioni devastanti. La mattina del 28 ottobre, un piccolo aereo turistico è precipitato pochi minuti dopo il decollo, lasciando dietro di sé solo cenere e disperazione. A bordo c’erano undici persone, tutte rimaste vittime di uno schianto che ha scosso profondamente l’intera regione.
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I dettagli della tragedia
L’aereo, appartenente alla compagnia privata Mombasa Air Safari, era decollato da Diani, località turistica sulla costa sud del Kenya, ed era diretto al Parco nazionale di Masai Mara, una delle mete naturalistiche più amate dell’Africa orientale. A bordo vi erano due cittadini tedeschi, otto ungheresi e il pilota. Il volo, della durata prevista di circa un’ora, avrebbe dovuto offrire ai passeggeri una vista mozzafiato sulla savana e sugli altopiani kenioti.
Pochi minuti dopo la partenza, però, qualcosa è andato terribilmente storto. Intorno alle 5:30 del mattino, a circa quaranta chilometri dall’aeroporto di Diani, il velivolo ha perso quota e si è schiantato nei pressi della cittadina di Kwale, esplodendo in un incendio che ha reso impossibile qualsiasi tentativo di salvataggio.
Le testimonianze e la scena dei soccorsi
Le immagini diffuse dalle autorità mostrano una fuseliera completamente carbonizzata, irriconoscibile. “Abbiamo sentito un forte boato, poi una colonna di fumo altissima. Quando siamo arrivati, non c’era più nulla da fare”, ha raccontato un testimone locale.
I soccorritori hanno dovuto affrontare enormi difficoltà: le fiamme altissime, il terreno accidentato e il calore intenso hanno reso arduo persino l’avvicinamento al luogo dell’impatto. Le squadre di emergenza hanno impiegato ore per spegnere l’incendio e recuperare i resti dell’aereo.
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