I dubbi tecnici del generale
Il leghista ha poi messo in discussione un altro dettaglio: la necessità di usare mappe cartacee per l’atterraggio. “Ogni aereo è dotato di sistemi di navigazione ridondanti”, ha spiegato, “e l’eventuale perdita del segnale Gps non pregiudica la sicurezza del volo”. Una precisazione che, secondo lui, rende la vicenda poco plausibile. E infatti, senza mezzi termini, Vannacci ha definito la notizia “priva di fondamento”, almeno fino a quando non saranno forniti dati certi e verificabili.

La critica politica alla Von Der Leyen
Il generale non si è fermato alla parte tecnica. Con tono sarcastico ha messo in dubbio il reale interesse della Russia a colpire la presidente della Commissione europea: “La von der Leyen è ininfluente per il futuro di Mosca, che oggi tratta con Trump, rafforza i rapporti con Xi Jinping, Modi e i Paesi dei Brics, ignorando Bruxelles”. Secondo Vannacci, quindi, la ricostruzione di un attacco russo non reggerebbe neppure sul piano politico.
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Una vicenda che divide
Il caso ha finito per dividere l’opinione pubblica e il mondo politico. Da un lato chi vede nell’episodio una chiara minaccia russa alle istituzioni europee, dall’altro chi, come Vannacci, interpreta la vicenda come un allarmismo ingiustificato e privo di riscontri concreti. Intanto, da Mosca è arrivata la smentita ufficiale, con il Cremlino che ha definito “false e provocatorie” le accuse europee.