Edoardo Bove ha dato già l’ok per l’impianto del defibrillatore interno: la notizia arriva da «Repubblica»
Come fa sapere «Repubblica», “ci sarebbe già anche il consenso informato per procedere con l’intervento per mettere il defibrillatore. Già giovedì o venerdì, se tutto procede come previsto dai sanitari, il giovane potrebbe entrare nella sala della aritmologia di Careggi, che appunto si occupa di impianto, sostituzione e controllo di pacemaker e defibrillatore impiantabile”. È sufficiente un’operazione in anestesia locale per inserire sottopelle il dispositivo che si attiva in caso di una fibrillazione pericolosa per “correggere” il ritmo sbagliato del cuore. “Se davvero verrà utilizzato il defibrillatore, Bove non potrà più giocare in Italia, dove le norme sull’attività sportiva agonistica impediscono di scendere in campo a chi ha un defibrillatore (in altri Paesi le regole sono diverse)”, si legge ancora. (continua a leggere dopo le foto)

Si valutano i rischi e benefici dell’operazione
Nonostante il miglioramento fisico, la scelta di procedere con l’impianto del defibrillatore riflette la consapevolezza della gravità del suo arresto cardiaco. Fonti vicine al giocatore lo descrivono come un ragazzo intelligente e determinato, che ha posto molte domande ai medici per comprendere a fondo le implicazioni, sia sportive che personali, di questa decisione. Ovviamente si valutano i rischi e i benefici dell’operazione. Il calciatore Christian Eriksen oggi ha ripreso la sua carriera in Premier League dopo un’esperienza simile.