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“Batosta senza precedenti”: elezioni regionali, sondaggio shock

“Batosta senza precedenti”: elezioni regionali, sondaggio shock – Le elezioni regionali nelle Marche, fissate per il 28 e 29 settembre, rappresentano uno degli appuntamenti politici più rilevanti dell’anno. Il Centrodestra, guidato dal presidente uscente Francesco Acquaroli, si posiziona in testa secondo le rilevazioni più recenti, confermando la propria forza sul territorio. Il principale contendente è Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e volto di punta per il Centrosinistra.

“Batosta senza precedenti”: elezioni regionali, sondaggio shock

Uno degli ultimi sondaggi, svolto da Emg Different dall’8 al 10 settembre, attribuisce ad Acquaroli il 52% delle intenzioni di voto, mentre Ricci si attesta al 46%. Questo margine di sei punti percentuali sottolinea la stabilità del consenso per il governatore uscente, sostenuto in particolare da Fratelli d’Italia e dagli altri partiti della coalizione. La competizione nelle Marche è particolarmente significativa in quanto rappresenta l’unica regione ancora incerta tra quelle che andranno al voto in autunno. Al contrario, in regioni come Veneto e Calabria il Centrodestra gode di un vantaggio consolidato, mentre il Centrosinistra dovrebbe mantenere la guida di Campania, Puglia e Toscana. Un eventuale successo di Acquaroli porterebbe a un equilibrio di 3-3 tra le due coalizioni, scenario considerato favorevole per il governo presieduto da Giorgia Meloni.

Un ulteriore elemento di interesse è fornito dal recente sondaggio di Termometro Politico, che conferma la tendenza positiva per il Centrodestra. Secondo questa rilevazione, Acquaroli raggiunge il 49,7% delle preferenze, mentre Ricci si ferma al 46,3%. A livello di liste, Fratelli d’Italia si posiziona come primo partito con il 31,5%, seguito dal Partito Democratico al 29%.

Distribuzione dei consensi tra i partiti

Oltre ai due principali schieramenti, anche altri partiti stanno giocando un ruolo rilevante. La Lega si attesta all’8%, mentre Forza Italia ottiene il 7%. Il Movimento 5 Stelle si ferma al 6%, leggermente superato da Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), che conquista il 4%. In crescita anche Democrazia Sovrana Popolare, che con il 3% potrebbe accedere al Consiglio regionale superando la soglia di sbarramento prevista dalla legge elettorale. Questi dati mostrano una situazione frammentata ma con una chiara prevalenza del Centrodestra, che si conferma in testa sia a livello di coalizione sia come singoli partiti. Il Partito Democratico rimane il principale riferimento per l’area progressista, mentre le forze minori cercano spazio e visibilità attraverso proposte mirate e alleanze strategiche. Un aspetto rilevante emerso dai sondaggi è il giudizio sull’operato di Francesco Acquaroli durante il suo mandato.

Il 52% degli intervistati valuta positivamente la sua gestione, con un consenso trasversale che arriva al 79% tra gli elettori di Centrodestra e al 65% tra quelli di centro. La distribuzione ideologica dell’elettorato marchigiano appare equilibrata: il 25,8% si riconosce nella destra o centrodestra, mentre il 26,9% si identifica con la sinistra o centrosinistra. Interessante la presenza di un consistente 29% che dichiara di non identificarsi in nessuno dei due poli principali, segno di un elettorato fluido e potenzialmente decisivo per l’esito finale.

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