Affluenza in calo rispetto alle scorse elezioni
I dati ufficiali sull’affluenza mostrano una netta diminuzione della partecipazione: solo il 35,70% degli aventi diritto si è recato alle urne, contro il 45,89% delle precedenti regionali. Un segnale di disillusione crescente da parte dell’elettorato, che percepisce sempre meno rilevanti le elezioni locali rispetto alle questioni nazionali.
I seggi sono rimasti aperti fino alle 15:00, dopodiché è iniziato lo spoglio in tempo reale, accompagnato dai primi exit poll e dalle proiezioni ufficiali.

Clima nei comitati elettorali e primi scenari
L’attesa è stata palpabile nei comitati elettorali delle principali città. A Firenze, i sostenitori di Giani hanno espresso “fiducia nella continuità“, mentre il centrodestra ha mantenuto un atteggiamento cauto ma ottimista, puntando in particolare sul voto proveniente dalle province e dai piccoli centri. La riconferma del centrosinistra rappresenterebbe una prova di solidità per l’area progressista, mentre una vittoria del centrodestra segnerebbe un cambiamento significativo nella geografia politica del Centro Italia.
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Exit poll e risultati dei principali partiti
Con l’avvio dello spoglio, i primi exit poll di Opinio Rai hanno indicato un vantaggio netto per Eugenio Giani, attestato tra il 52% e il 56%, mentre Tomasi si fermerebbe tra il 39% e il 43%. La candidata Antonella Bundu (Toscana Rossa) si collocherebbe tra il 3% e il 6%.
Nel dettaglio dei partiti:
• Partito Democratico oltre il 30%;
• Alleanza Verdi e Sinistra e Italia Viva intorno al 7%;
• Movimento 5 Stelle al 5%;
• Fratelli d’Italia vicino al 20%;
• Lega e Forza Italia tra il 6% e il 7%.
Un quadro che conferma la tenuta del centrosinistra e, al tempo stesso, la competitività crescente del centrodestra in una regione storicamente rossa.