Uno spavento enorme
Secondo una prima ricostruzione da parte dei testimoni, il power bank, presumibilmente collocato all’interno di uno zaino in plastica appartenente a una studentessa, avrebbe improvvisamente preso fuoco. Dopo un forte scoppio, si sarbbero sprigionate fiamme che hanno rapidamente incendiato lo zainetto. La combustione del materiale plastico ha prodotto fumi tossici, che si sono diffusi nell’aula, e alcuni studenti hanno iniziato a tossire. Dopo momenti di preoccupazione e tensione, la situazione è stata messa sotto controllo. (Continua a leggere dopo le foto)
L’esplosione di un power bank è generalmente dovuta al surriscaldamento di una batteria difettosa, danneggiata o eccessivamente usurata. La batteria agli ioni di litio che alimenta il power bank può surriscaldarsi, provocando la formazione di gas infiammabile all’interno. Come si può evitare tutto cio? Per prima cosa bisogna tenere sotto controllo il calore e porre attenzione alla cosiddetta tensione di carica. È bene anche adoperare il power bank a temperatura ambiente ed evitare di collegarlo, ad esempio, a uno smartphone che è già molto caldo di suo per altri motivi (magari nel corso di un aggiornamento software).