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Estate 2022, aumento dei prezzi in arrivo: costerà di più affittare un ombrellone in spiaggia

Alla fine, dopo settimane di burrasca, la norma sulla riforma delle concessioni balneari ha passato la prova del Senato. Il disegno di legge sulla concorrenza che la conteneva è stato approvato ieri e passerà quindi all’esame della Camera. Dal 2024 le coste italiane cambieranno volto: tutte le spiagge verranno messe a gara, e chi si aggiudicherà il bando gestirà il proprio tratto di territorio demaniale. Ci sono ancora molti punti da definire e non c’è neanche molto tempo per farlo. In vista del 2024 inoltre, il rischio è quello che già da quest’anno molti proprietari delle spiagge decidano di aumentare i prezzi per chi noleggia un lettino e un ombrellone.

Spiagge, cambia tutto dal 2024

Tutto ha avuto inizio dalla discussa direttiva Bolkestein, una legge che l’Europa chiede all’Italia di attuare da anni. Il punto è che tutti i beni demaniali come il territorio balneare va messo all’asta pubblica, proprio perché di territorio pubblico si tratta. Quindi basta posizioni dominanti e di rendita durati anche 90 anni degli attuali gestori, niente più spiagge private a partire dal 2024. L’ok alla rivoluzione balneare, con la riforma delle concessioni era arrivato martedì 15 febbraio 2022 in Consiglio dei ministri, con l’approvazione all’unanimità di quello che l’Europa chiede da tempo: la messa a libera gara dell’affidamento delle concessioni demaniali. 

Il testo prevede che le concessioni in essere continuano ad avere efficacia fino al 31 dicembre 2023. Dopodiché verranno predisposti bandi di gara. E dal 2024 cambierà tutto. Mancano ancora dei punti chiave da definire: per esempio come gestire la libera concorrenza o le modalità di calcolo degli indennizzi ai concessionari uscenti. Il Governo ora è delegato ad adottare entro sei mesi dall’entrata in vigore del Disegno di legge Concorrenza, decreti legislativi per spiegare le modalità esatte in cui il settore  verrà aperto alla libera concorrenza.

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Previsto un aumento di prezzi già da quest’estate

Tutte queste novità potrebbero portare ad un risvolto negativo: una raffica di rincari. Questo perché gli attuali gestori delle spiagge hanno la possibilità di perdere la concessone a breve e per loro è quindi necessario, mettere qualcosa in più da parte. A questo si aggiunge la crisi che ha visto gli aumenti dei costi energetici. Molte associazioni di consumatori hanno già lanciato l’allarme del caro-ombrelloni.

Le tariffe giornaliere per ombrelloni, lettini e sdraio, registrano incrementi del 4-5%, con punte del 10% in alcune zone, rispetto all’anno scorso. Vertiginosi aumenti anche per mangiare nei lidi: i rincari per cibi e bevande sono attorno al 10%. Le stime vengono dalla rivista Altroconsumo, che prevede un aumento del 10% per affittare ombrelloni e lettini.

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