Il ruolo degli avvocati e il rifiuto del dialogo
Un avvocato provò a riportare i coniugi a un confronto con le istituzioni, invitandoli a non sottrarsi al dialogo. L’appello, però, rimase senza risposta.
Catherine e Nathan erano convinti che la fuga rappresentasse l’unica strada per preservare l’unità familiare. Evitarono qualsiasi contatto diretto con i servizi sociali, continuando a spostarsi per non essere localizzati.


Rivelazioni natalizie e il ritorno nel casolare
Il punto di svolta fu raggiunto durante il periodo natalizio, quando la madre inviò una nuova mail alla polizia, questa volta indicando un indirizzo preciso: Valsamoggia, Bologna. Un gesto che, forse, nacque dal desiderio di porre fine allo stato di tensione o dalla speranza di poter tornare in Abruzzo con un diverso esito del procedimento dei servizi sociali. Catherine fece ritorno nel casolare tra i boschi, convinta che il percorso legale potesse essere sospeso, ma la speranza si rivelò infondata. La vicenda portò così alla luce l’aspetto più drammatico di questa storia, segnata da continui spostamenti, paure e decisioni difficili da sostenere per l’intera famiglia.