Le preoccupazioni degli abitanti di Palmoli
Durante le interviste, diversi residenti hanno ricordato come, fino a pochi decenni fa, molte famiglie vivevano in condizioni simili: senza elettricità, con acqua da pozzo o sorgente, gestendo la propria autonomia in equilibrio con la natura. “Anche io sono stato in campagna 20 anni, so cosa vuol dire vivere senza il bagno, senza corrente, senza l’acqua. (…) Ma non ero sposato allora”, dice uno degli abitanti incontrati dal programma. “Non vogliamo diventare un’altra Bibbiano” dice qualcun altro circa il clamore mediatico che ha travolto il paese dopo la diffusione della notizia.
Altri, invece, sottolineano i rischi legati all’isolamento, alle condizioni igieniche e alla mancanza di integrazione sociale dei bambini, confermando la complessità del dibattito tra libertà di scelta e tutela dei minori. Le immagini e le parole raccolte da Piazzapulita restituiscono così un quadro più sfumato della vicenda, andando oltre la cronaca sensazionalistica e mostrando le tensioni reali all’interno di Palmoli.
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Il casolare nel bosco di Palmoli, simbolo di una vita alternativa
Il reportage evidenzia come il casolare non sia solo un’abitazione, ma un simbolo: della scelta radicale dei genitori, del conflitto tra diritti individuali e protezione dei bambini, e della curiosità della comunità. Le riprese mostrano una dimora silenziosa, vuota dopo l’allontanamento dei minori deciso dal Tribunale per i Minorenni dell’Aquila, immersa in una natura che, per anni, ha garantito isolamento e autonomia.
Tra la vegetazione e il silenzio, il servizio di Piazzapulita restituisce la realtà concreta di un’esistenza alternativa, le contraddizioni di chi la osserva e le sfide legali e sociali che questa scelta ha provocato.