Reazioni e tensioni dopo la decisione del legale
La situazione della famiglia nel bosco continua ad attirare attenzione, con un crescente coinvolgimento mediatico e politico. Di recente, il Tribunale dei minorenni dell’Aquila e la presidente Cecilia Angrisano sono stati oggetto di insulti e minacce, anche tramite la diffusione online dei recapiti della magistrata. Intanto, dalla casa famiglia emergono le richieste dei bambini, desiderosi di tornare a casa, mentre è stato annunciato un sit-in di solidarietà davanti al Ministero della Famiglia e delle Pari Opportunità per il 6 dicembre.


Chiarimenti istituzionali sull’istruzione domiciliare
Dal punto di vista istituzionale, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha precisato che “al Ministero risulta regolarmente espletato l’obbligo scolastico attraverso l’educazione domiciliare legittimata dalla Costituzione e dalle leggi vigenti e tramite l’appoggio ad una scuola autorizzata”, in seguito a verifiche con il dirigente scolastico di riferimento. La complessa vicenda è ora al vaglio del Governo. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno avviato approfondimenti sulla gestione del procedimento da parte del Tribunale dei minorenni. La premier, preoccupata per la delicatezza del caso, sta valutando insieme al Guardasigilli l’invio di ispettori ministeriali per ulteriori verifiche. La situazione della famiglia nel bosco resta quindi in una fase di grande incertezza, con nuovi sviluppi attesi nelle prossime settimane.