Il ricorso: documenti, certificazioni e le contestazioni della difesa
L’avvocato della coppia ha annunciato un ricorso articolato, che includerà documenti considerati decisivi dalla difesa. Tra questi:
• l’idoneità statica dell’abitazione;
• un progetto per la realizzazione di un bagno con fitodepurazione;
• gli atti relativi alle vaccinazioni;
• le richieste formali di istruzione parentale;
• certificazioni riguardanti il percorso educativo dei bambini.
Sulle vaccinazioni il legale precisa: «I bambini hanno fatto i vaccini obbligatori. Non hanno fatto il richiamo perché non vanno a scuola, ma il primo vaccino lo hanno fatto»
Secondo la difesa, inoltre, la famiglia non viveva in isolamento: «Questi bambini hanno più relazioni vere di tanti coetanei che hanno amici virtuali sul telefonino. E la mobilitazione pacifica dei cittadini del comprensorio dimostra la socialità di questa famiglia», sostiene l’avvocato.

La politica si divide: prudenza, accuse e richiami alla responsabilità
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio invita a evitare reazioni affrettate: «Strappare un bambino dalla famiglia è un atto estremamente doloroso e grave. Bisognerà approfondire, ci saranno accertamenti profondi».
Di tutt’altro tono le parole del vicepremier Matteo Salvini, che attacca duramente il provvedimento: «Siamo di fronte a un sequestro di tre bimbi tolti alla madre e al padre in maniera indegna, preoccupante, pericolosa e vergognosa».
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La risposta dei magistrati e il richiamo alla cautela
A difesa dell’operato dei giudici interviene l’Associazione Nazionale Magistrati. Secondo l’ANM, l’ordinanza sarebbe basata su valutazioni tecniche e su elementi oggettivi riguardanti sicurezza, condizioni sanitarie, socialità e obbligo scolastico.
Il segretario Rocco Maruotti è netto: «L’ordinanza è stramotivata, è lunga dieci pagine. La politica legga i provvedimenti prima di attaccare a occhi chiusi e non strumentalizzi».