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Famiglia nel bosco, la svolta dei genitori: ora cambia tutto

Famiglia nel bosco, la svolta dei genitori: ora cambia tutto

Famiglia nel bosco, la svolta dei genitori: ora cambia tutto. La vicenda dei Trevallion-Birmingham, approdata sulle pagine italiane e internazionali, continua a evolversi con sfumature che intrecciano salute pubblica, scelte educative e relazioni tra cittadini stranieri e istituzioni locali. Negli ultimi giorni la famiglia anglo-australiana ha compiuto passi significativi su entrambi i fronti, aprendo un dialogo più disteso con le autorità che seguono la situazione. Le decisioni assunte, pur mantenendo una forte impronta personale, segnano uno scarto rispetto alle posizioni iniziali e suggeriscono una tensione crescente verso un possibile equilibrio. Non mancano tuttavia attese cruciali, che nei prossimi giorni potrebbero ridefinire ancora una volta il quadro.

Famiglia anglo-australiana di Palmoli, Catherine e Nathan con i loro figli, in una foto che li ritrae sorridenti, prima dell

Ripresa delle vaccinazioni

Il primo cambio di rotta arriva dal percorso sanitario dei tre bambini, rimasto sospeso per anni. Come riportato da La Repubblica, i genitori Catherine Birmingham e Nathan Trevallion hanno accettato di riattivare il calendario vaccinale: la maggiore, Utopia Rose, 8 anni, aveva ricevuto soltanto le prime tre somministrazioni previste nei primi mesi di vita; i gemelli di 6 anni, Galorian e Blubell, si erano fermati a due.

Con il nuovo via libera, il quadro sanitario dei piccoli torna finalmente in movimento, elemento che le autorità considerano essenziale nell’interesse dei minori. Per la famiglia, che in passato aveva preferito un approccio più prudente e autonomo, si tratta di un passo che indica fiducia nei confronti delle istituzioni italiane e nella gestione medica del territorio in cui vivono, Palmoli, nel Chietino.

Istruzione e unschooling con nuovi criteri

Se sul fronte sanitario la svolta è evidente, altrettanto rilevante è la modifica del percorso educativo. Pur rimanendo fermo il rifiuto della scuola tradizionale, la madre ha accettato un compromesso che introduce stabilità e continuità senza rinunciare all’homeschooling, metodo che affida ai genitori il ruolo di guida nell’apprendimento dei bambini. Come si legge nell’articolo di La Repubblica, nei giorni feriali sarà un’insegnante del territorio a seguire quotidianamente i tre minori: si tratta di Rossella D’Alessandro, docente del Comune di Palmoli.

L’insegnante, già impegnata in un doposcuola per nove bambini con il supporto di alcune psicologhe, ha dato la propria disponibilità a svolgere lezioni a domicilio per i tre figli di Nathan e Catherine. Una scelta significativa, perché affida a una figura qualificata il compito di coniugare libertà educativa e struttura, rispondendo alle preoccupazioni della curatrice familiare, convinta della necessità di rafforzare il lavoro scolastico, soprattutto nella lingua italiana.

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