Effetti sulla popolazione e sulle infrastrutture pubbliche
La penuria di carburante ha conseguenze tangibili su ogni settore della vita civile. Il Ministro dell’Istruzione, Amadou Sy Savane, ha comunicato la sospensione delle attività scolastiche e universitarie su tutto il territorio nazionale fino al 10 novembre. Il governo si è detto impegnato a risolvere la crisi entro questa data. A Bamako, le code presso i distributori ancora attivi aumentano ogni giorno, mentre il costo dei beni di prima necessità subisce forti rialzi. Il Mali, sesto paese meno sviluppato al mondo, vede circa la metà della sua popolazione vivere sotto la soglia di povertà, aggravando ulteriormente una situazione già delicata.
Risposta delle forze armate maliane
Le difficoltà di approvvigionamento stanno incidendo anche sull’operatività delle forze armate del Mali. L’esercito sta adottando una strategia su due fronti: da un lato, cerca di assicurare i rifornimenti vitali scortando le autocisterne verso la capitale; dall’altro, intensifica le azioni militari contro le postazioni del Jnim per ristabilire la normalità nella distribuzione dell’energia. Il controllo del territorio e la gestione delle emergenze rappresentano una vera e propria corsa contro il tempo per evitare il peggioramento della crisi.