Turetta e i timori condivisi con i genitori: “Invecchierò in carcere”
«Mi merito tutto questo dopo quello che ho fatto. – si legge ancora nella lettera di Turetta pubblicata dal Corriere– Non sono neanche riuscito a uccidermi… vivrò la mia intera vita in carcere adesso. Trascorrerò la maggior parte della mia vita (…) in una piccola stanza da solo (…) fino a invecchiare piano piano. Tutte le fantastiche e meravigliose persone che ho conosciuto durante la mia vita (…) non vorranno più vedermi, dimenticandomi per sempre».
I riferimenti a Giulia
Nella sua lettera, Turetta fa riferimento (seppure senza menzionare il suo nome) anche a Giulia, l’ex fidanzata da lui brutalmente uccisa: «E in tutto questo, soprattutto, ho perso la persona più importante della mia vita, la persona che è tutto per me e cui da due anni penso ininterrottamente ogni giorno, la persona più bella e speciale io potessi mai incontrare in tutta la mia vita e tutto questo per colpa mia. Mi merito tutto questo.»
Il rimorso di Turetta: “Non merito perdono”
Il giovane ha poi continuato a mettere nero su bianco i suoi pensieri, condividendo con i genitori quello che appare essere un forte sentimento di rimorso per il terribile gesto compiuto. «Mi dispiace tanto. Io non volevo, non so perché l’ho fatto(…). -scrive – Io non sono cattivo lo giuro e so che, nonostante adesso sia difficile, voi possiate credermi e lo avete sempre visto con i vostri occhi. Ogni momento penso che vorrei tornare indietro. Non esiste perdono o qualcosa del genere per questo e io non lo voglio, non lo merito. Ho rovinato la vita a tante persone, troppe, senza averci pensato prima.»