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Flotilla, la decisione shock di Greta Thunberg: crolla tutto!

Sorveglianza militare e richieste di trasparenza

Un dossier interno ha segnalato la presenza di circa venti aerei israeliani impegnati in operazioni di sorvolo sulla Sicilia orientale nelle settimane di preparazione della Flotilla. Permangono dubbi sugli scopi di questi voli e sull’origine degli ordini. Il deputato Pd Arturo Scotto, a bordo di una delle navi, ha dichiarato: «Non sono chiari gli obiettivi di queste operazioni. E soprattutto non è chiaro da dove partono gli ordini – Trasparenza vorrebbe che il ministero della Difesa spiegasse qualcosa. Ma non siamo certi che accadrà». La richiesta di chiarezza sulle operazioni aeree si inserisce in un clima già reso teso da sospetti di monitoraggio e possibili interferenze strutturate. Gli organizzatori ribadiscono la necessità di ottenere informazioni certe per garantire la sicurezza dei partecipanti e la regolarità della missione. In parallelo, si sono moltiplicati gli appelli rivolti alle istituzioni italiane e internazionali per un maggiore coinvolgimento e una presa di posizione più netta sulla questione della libertà di navigazione e degli aiuti umanitari. Nonostante le difficoltà, la Flotilla continua a rappresentare una delle poche iniziative civili in grado di portare l’attenzione pubblica sulla crisi in corso nel Mediterraneo e sulle problematiche relative all’accesso e alla sicurezza delle rotte umanitarie.

Infiltrazioni esterne e il codice di condotta

La Flotilla ha dovuto affrontare tentativi di infiltrazione da parte di gruppi esterni. Tra questi, la barca libica Omar al Mukhtar con a bordo Omar Al-Hassi, che ha cercato di unirsi alla spedizione. Gli organizzatori hanno dichiarato: «Partiamo non solo carichi di aiuti umanitari ma anche di una visione: un Mediterraneo in cui a nessuno è vietato il diritto a migrare». Tutte le quaranta imbarcazioni partecipanti hanno aderito a un codice basato su non violenza e solidarietà. Secondo quanto dichiarato: «Il mare non può essere una fossa comune, ma uno spazio di giustizia, diritti e libertà». Il rispetto di queste regole è stato considerato fondamentale per la credibilità e l’efficacia dell’azione, in un contesto dove la pressione delle istituzioni e i tentativi di strumentalizzazione sono sempre presenti.

La Flotilla, nel corso degli anni, ha rappresentato un simbolo di resistenza pacifica e di impegno civile, attirando l’attenzione di organizzazioni umanitarie, media e opinione pubblica internazionale.

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