Social. Forte scossa di terremoto 5.2 provoca danni e feriti: dov’è successo. In geofisica, il terremoto, detto anche sisma o scossa tellurica, è una vibrazione o assestamento della crosta terrestre, provocato dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo. In questi ultimi mesi l’Italia sta tremando sempre di più, ma in queste ore è stata colpita una zona fuori da nostro territorio. Il terremoto ha raggiunto una magnitudo di 5.2, cuasando danni e feriti. Vediamo dov’è avvenuto e che cos’è successo nel dettaglio. (Continua a leggere dopo la foto)
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Terremoto in Turchia oggi, magnitudo 5.2: ci sono danni e feriti
Terremoto in Turchia oggi, magnitudo 5.2: danni e feriti. Il sisma è stato registrato nella zona di Yesilyurt, nella provincia di Malatya, una delle più colpite dal devastante terremoto del 6 febbraio scorso. Almeno 23 persone risultano ferite dopo che un forte terremoto di magnitudo 5.2 ha colpito ieri sera, 10 Agosto 2023, il sud della Turchia. Nelle scorse ore il ministro della Salute, Fahrettin Koca, ha confermato che la maggior parte dei feriti ha avuto conseguenze per cadute o salti da grandi altezze nel tentativo di mettersi in salvo.
Secondo i dati dell’Osservatorio Kandilli, come riportato da Adnkronos, il sisma è stato registrato alle 20.47 di ieri sera con epicentro nella zona di Yesilyurt, nella provincia di Malatya, una delle più colpite dal devastante sisma del 6 febbraio scorso, dove – secondo dati ufficiali – morirono circa 2.300 persone. Il terremoto di sei mesi fa colpì il sudest della Turchia e il nord della vicina Siria con un bilancio complessivo di oltre 50mila morti. (Continua a leggere dopo la foto)
Una zona particolarmente sismica
La Turchia è sempre stata una zona molto sismica: tra i terremoti più recenti ricordiamo quello di gennaio 2020, che ha provocato scosse anche in Siria, Georgia e Armenia, i due terremoti del 2010 e 2011 nella zona est e quello dell’agosto del 1999, con epicentro a Izmit, una città dell’ovest. Andando anche molto più indietro nella storia, scopriamo che si concentrano lungo due faglie, quella est anatolica, che va da nord-est a sud-ovest arrivando oltre il golfo di Alessandretta, e quella nord anatolica, che parte dal mare di Marmara e procede verso est.
Massimiliano Stucchi, direttore emerito della sezione INGV di Milano che da anni sta studiando i terremoti di questa zona, ha dichiarato: “La faglia est anatolica a un certo punto si piega e diventa parallela e molto vicina a un’altra faglia importante che si chiama faglia del Mar Morto, che sale attraverso Israele e arriva al confine con la Turchia. Queste due faglie storicamente hanno sempre dato terremoti molto importanti. La faglia del Mar Morto ha creato problemi in epoca medievale, e lo sappiamo dalle fonti relative alle Crociate, mentre poi è stata meno distruttiva. La faglia est anatolica invece continua a causare terremoti forti”.