“Non ho ucciso Chiara Poggi”
Nel corso dell’intervista, il 40enne ha ribadito ancora una volta la sua totale estraneità ai fatti.
“Non ho ucciso io Chiara Poggi”, ha detto, guardando dritto in camera. “E spero che le autorità non si facciano traviare da tutte queste balle che stanno uscendo sui media. Spero che tutto questo circo non influenzi chi deve indagare”.
Un appello che sembra rivolto non solo agli inquirenti, ma anche all’opinione pubblica, sempre più divisa su un caso che continua a far discutere.
“Vorrei solo che si tornasse ai fatti, alle prove, e non alle illazioni”, ha aggiunto. “Chi indaga deve farlo con serenità, senza pressioni o pregiudizi. Io voglio che si arrivi alla verità, una volta per tutte”.
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Un nuovo capitolo nel caso Garlasco
Il caso Garlasco, chiuso nel 2015 con la condanna definitiva di Alberto Stasi, è tornato clamorosamente d’attualità dopo le nuove verifiche ordinate dalla Procura di Pavia. Alcuni elementi, tra cui una traccia genetica e nuove testimonianze, avrebbero riaperto spiragli investigativi.
In questo contesto, la figura di Andrea Sempio — amico d’infanzia di Chiara e vicino di casa — è tornata al centro dell’attenzione.
Con la revoca del mandato all’avvocato Lovati, si apre ora una nuova fase della sua difesa, di cui ancora non si conoscono i dettagli. Ma Sempio appare deciso a non restare più in silenzio: “Ho tenuto dentro troppe cose per anni. Ora voglio che si sappia come stanno davvero i fatti”.