
Nel corso degli anni, il delitto di Chiara Poggi ha alimentato numerosi dibattiti e riaperture, ponendo interrogativi su ogni dettaglio e sulle prove raccolte. La terza riapertura dell’inchiesta si è concentrata sull’analisi di nuove tracce biologiche e testimonianze riesaminate con tecnologie aggiornate, riportando l’attenzione pubblica sul caso. Il prossimo 18 dicembre segnerà un momento cruciale nella vicenda che ha visto al centro Chiara Poggi e la comunità investigativa italiana.
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Le ultime notizie sull’incidente probatorio
Il percorso investigativo ha raggiunto un punto decisivo: il termine fissato per l’incidente probatorio non può essere ulteriormente rinviato. Gli avvocati di Andrea Sempio hanno espresso la convinzione che la seconda inchiesta possa concludersi senza nuovi elementi rilevanti.

Il ruolo della perizia genetica e la posizione della difesa
La genetista Denise Albani ha depositato una relazione tecnica che attribuisce con probabilità “da moderatamente forte a forte” la presenza di tracce biologiche di un uomo della famiglia Sempio sulle unghie di Chiara Poggi. Tuttavia, l’avvocato Liborio Cataliotti ha definito questa prova “una pistola d’acqua”, ribadendo che, secondo i protocolli scientifici e le indicazioni della Corte di Cassazione, il dato non possiede valore probatorio definitivo.
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