Il nodo dello scontrino: un punto ancora aperto
Uno dei temi più dibattuti nella puntata ha riguardato il cosiddetto scontrino, da tempo oggetto di valutazioni e interpretazioni contrastanti. Federica Panicucci ha chiesto se, durante le quattro ore di audizione, si fosse discusso anche di questo elemento.
L’avvocato, pur mantenendo prudenza, non ha escluso il tema, dichiarando: “Credo di sì, è una parte importante. Sicuramente noi raccontiamo la verità, noi vogliamo che esca quello, la verità. Io credo che i magistrati sul punto siano stati molto informati e si chiariranno tutta una serie di cose”. L’impressione è che la procura abbia ampliato le indagini, analizzando anche aspetti legati alla vicenda di Chiara Poggi, sempre centrale nel caso Garlasco.
Leggi anche: In coma a 31 anni, dramma in Italia: cos’aveva fatto poco prima
I punti ancora da chiarire
Le dichiarazioni dell’avvocato Gallo hanno contribuito a definire con maggiore precisione la posizione di Lovati: da una parte, la conferma della somma ritirata dallo studio Soldani; dall’altra, la volontà di escludere ogni coinvolgimento nella redistribuzione del denaro. Restano tuttavia irrisolti alcuni aspetti, come il nodo dello scontrino, che continua a sollevare interrogativi tra le diverse ricostruzioni giornalistiche e le indagini delle autorità. Ciò che è emerso nella trasmissione non chiude ancora il caso, ma apre una nuova fase investigativa, in cui ogni dettaglio potrebbe rivelarsi determinante per comprendere le dinamiche di una vicenda ancora ricca di zone d’ombra.
