Chiara Poggi, cosa dice l’autopsia e perché si parla di due assassini
L’ipotesi che più di un’arma sia stata usata, apre la possibilità della presenza di due assassini sulla scena del crimine. La nuova indagine sta esplorando questa direzione. Le ferite da taglio, come descritto dal medico legale, sono “una per lato, prevalentemente trasverse, che evocano una superficiale violenza con un mezzo dotato di un filo piuttosto tagliente e/o di una punta acuminata”.



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In aggiunta, la presenza di “ecchimosi in regione peri-orbitale, che potrebbero essere state inflitte da azioni violente esercitate mediante l’utilizzo di messi contundenti naturali (pugni)” è significativa. Il Giornale osserva che Alberto Stasi e Andrea Sempio, quest’ultimo al centro della nuova inchiesta, non si conoscevano, suggerendo che uno dei due potrebbe essere estraneo al crimine.