Controversia sull’apertura di reperti dopo 18 anni: Massimo Lovati si oppone
Le nuove indagini includono l’analisi dei rifiuti recuperati dagli inquirenti otto mesi dopo l’omicidio di Chiara Poggi. Lovati si oppone fermamente, sostenendo: “Noi non crediamo in questa spazzatura. Non ci crediamo perché è una questione talmente incredibile che si siano conservati dei rifiuti per 18 anni che la ritengo improbabile. Chi è che tiene una spazzatura per 18 anni? Mai sentita una roba del genere. In più, non mi pare che fu mai sequestrata, perché i Ris non la repertarono”, riporta Today.

Delitto #Garlasco: “Reperti mai sequestrati, ci opporremo all’apertura della spazzatura. Assurdo dopo 18 anni”, il legale di Andrea Sempio, sull’esame del contenuto della pattumiera previsto domani alla ripresa dell’incidente probatorio.#chilhavisto→https://t.co/gGD1ra9GoT pic.twitter.com/kxvVwDKzxe
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) June 18, 2025
Garlasco, nuove analisi su impronte e reperti: Lovati protesta
Tra i rifiuti in questione vi sono due vasetti di Fruttolo, un brick di tè freddo, un incarto di biscotti e un piattino. Durante Chi l’ha visto?, l’avvocato ha continuato: “Se non c’è il provvedimento di un giudice che ha disposto il sequestro di questa spazzatura è acqua fresca. Vi rendete conto che sono passati 18 anni? E siamo qui a parlare di niente?”. Lovati ha ribadito la sua intenzione di evitare questa decisione.
In sintesi, Lovati ha affermato: “Io a questi Fruttolo non ci credo. È una cosa incredibile. Il sequestro perde efficacia quando la sentenza diventa giudicata, quando non è più impugnabile. Per questo io mi oppongo all’apertura di questa spazzatura. Devono andare dal giudice e farsi autorizzare ad aprire questi reperti che non sono mai stati sequestrati. Cosa è successo in quegli otto mesi in cui la spazzatura è rimasta in quella casa?”. Nei prossimi giorni si chiarirà se l’opposizione dell’avvocato avrà esito positivo.