La testimonianza-chiave di Tormello: un borsone e un tonfo nell’acqua
Un elemento che ha dato nuovo impulso all’indagine è la testimonianza di un uomo raccolta dalla trasmissione Le Iene e successivamente vagliata dagli inquirenti. L’uomo ha dichiarato di aver visto, nel pomeriggio del 13 agosto 2007 — circa quattro ore dopo il delitto — Stefania Cappa trascinare un pesante borsone all’interno della corte di una casa a Tormello, una frazione a pochi chilometri da Garlasco. Secondo il testimone, poco dopo avrebbe sentito un tonfo in acqua provenire dal canale adiacente. Quella casa apparteneva ai nonni paterni delle gemelle Cappa ed era abitata all’epoca dal fratello Cesare Cappa, in vacanza in Croazia proprio il giorno dell’omicidio. Sulla base di queste dichiarazioni, carabinieri e vigili del fuoco hanno recentemente dragato il canale, alla ricerca dell’arma del delitto. Secondo fonti investigative, sarebbe stato recuperato del materiale ritenuto “interessante”.

Il precedente del 2007 e l’incrocio con una vecchia testimonianza
A rendere ancora più inquietante il quadro è l’emersione di una testimonianza risalente al 2007, rimasta finora sotto traccia, che coinvolge ancora Stefania Cappa. Le autorità non hanno divulgato i dettagli di questa seconda dichiarazione, ma il suo contenuto sembra rafforzare la credibilità del nuovo testimone. L’incrocio fra testimonianze e nuove evidenze sta spingendo la Procura a rivalutare più elementi dell’indagine originaria, pur senza mettere formalmente sotto accusa le gemelle. L’attenzione si concentra anche su elementi digitali, tra cui messaggi vocali e fotografie scambiate via telefono negli anni successivi al delitto. Tuttavia, il caso Garlasco, che ha già visto Alberto Stasi condannato a 16 anni, sembra non aver ancora esaurito i suoi misteri. E la domanda che ritorna è sempre la stessa: abbiamo davvero scoperto tutta la verità sulla morte di Chiara Poggi?