
Luciano Garofano, ex comandante dei RIS di Parma, ha recentemente espresso il suo parere sul caso Garlasco, uno dei più complessi nella storia giudiziaria italiana tornato alla ribalta negli ultimi mesi con l’avvio di nuove indagini. Attualmente consulente per la procura di Genova nel “delitto del trapano” del 1995, Garofano ha condiviso le sue riflessioni sui nuovi esiti dell’incidente probatorio riguardante l’omicidio di Chiara Poggi durante un’udienza a Genova in cui si sono esaminati diversi reperti ritrovati nella villetta di Via Pascoli in cui la vittima viveva con la famiglia.

Garlasco, esaminati i reperti trovati in casa Poggi
Le nuove analisi genetiche, condotte su reperti del 13 agosto 2007 (tra cui il contenuto del sacchetto dell’immondizia sequestrata nella casa dei Poggi), non hanno rivelato nuovi profili di DNA oltre a quello della vittima. Non sono state trovate tracce di presenze estranee nei resti di colazione e negli oggetti recuperati dall’abitazione. Questa mancanza di nuove prove genetiche lascia poco margine di apertura per ulteriori indagini.


Diffusione delle informazioni sul caso: il commento di Garofano
Garofano ha manifestato stupore riguardo alla rapida divulgazione delle informazioni: “Sinceramente sono rimasto sorpreso di questa immediata diffusione dei dati perché sono le prime analisi e non capisco come possano essere filtrate“, ha riferito a Milanotoday. Ha inoltre sottolineato che, come previsto, i reperti, anche dopo 18 anni, hanno confermato ciò che già si sapeva.
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