Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Garlasco, la foto del pizzino integrale di Giuseppe Sempio: spunta la frase sospetta

Gli interrogativi della Procura di Pavia: tra ammissioni e zone d’ombra

Come riportato da Leggo, Giuseppe Sempio ha ammesso di aver scritto personalmente l’appunto, ma ha dichiarato di “non ricordare” il motivo dei riferimenti economici presenti nel foglietto. Una memoria confusa che lascia aperta più di una domanda. La moglie, invece, ha negato con decisione qualsiasi tipo di pagamento all’ex procuratore.

Nel racconto de Il Messaggero, i familiari e i legali di Andrea Sempio — ospiti della trasmissione “Quarto Grado” — hanno spiegato l’origine del biglietto, finito all’interno dell’inchiesta sulla presunta corruzione che coinvolge proprio Venditti. Tuttavia, lo stesso padre non avrebbe saputo chiarire a cosa si riferissero quelle cifre e perché fossero annotate in quel modo.

La Procura di Pavia, secondo entrambe le testate, sta cercando di capire se quel documento rappresenti solo una riflessione personale, una sorta di “sfogo scritto”, oppure se nasconda elementi concreti su dinamiche mai del tutto chiarite. La frase conclusiva — «Una delle foto sembra proprio mio figlio Andrea» — resta la più delicata: non è ancora possibile contestualizzarla, ma potrebbe avere un peso specifico decisivo nel riesame del caso.

Caos Lovati: la spaccatura fra difensori di Andrea Sempio

Intanto, mentre il pizzino diventa un nuovo faro investigativo, scoppia un caso parallelo che agita la difesa di Andrea Sempio. Le parole dell’avvocato Massimo Lovati, come riporta Il Messaggero, hanno creato tensione con la collega Angela Taccia, che in diretta su La7, durante la trasmissione “Ignoto X”, ha ammesso di vivere “una posizione difficile e delicata”.

Taccia non nega la stima professionale verso il collega — «È bravissimo sul piano processual-penalistico» — ma lo definisce «genio e sregolatezza». E annuncia un confronto imminente: «Oggi ci incontreremo per fare il punto della situazione». Le sue parole, riportate da Leggo, lasciano intuire un malessere interno al team difensivo, acuito dal comportamento pubblico di Lovati. «Spesso fa uscite con secondo fine — ha detto Taccia — spariglia le carte ma sa dove vuole arrivare».

In questa cornice, la difesa di Sempio appare attraversata da strategie divergenti: da un lato chi punta alla prudenza legale, dall’altro chi non rinuncia al protagonismo mediatico. Una spaccatura che rischia di pesare anche sulla percezione pubblica del caso e sul clima attorno a una vicenda giudiziaria che da anni non smette di dividere opinione e giustizia.

Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure