L’intervento della Diocesi di Vigevano
La Diocesi di Vigevano è intervenuta pubblicamente a difesa dell’integrità del Santuario, dichiarando tramite il portavoce del vescovo, don Emilio Pastormerlo, l’intenzione di “non lasciarsi in alcun modo condizionare da illazioni o indiscrezioni di qualsiasi genere”. L’unico scopo dichiarato è “salvaguardare le attività spirituali e di preghiera” quotidianamente svolte da religiosi e fedeli. Il comunicato richiama un fatto risalente al 2014, quando il rettore del Santuario, don Gregorio Vitali, fu vittima di un’estorsione a sfondo sessuale: due cittadini romeni, Savu e Tanasie, lo ricattarono con un video compromettente, estorcendogli denaro. Entrambi furono condannati per estorsione aggravata dal tribunale di Pavia.


Il sospetto è che quell’ambiente possa avere un legame con l’omicidio di Chiara Poggi
Il sospetto che quell’ambiente possa avere un legame con l’omicidio di Chiara Poggi è un’ipotesi ancora da dimostrare, ma che, secondo la difesa di Sempio, merita approfondimenti. La famiglia Poggi, tuttavia, procede con cautela, decisa a sostenere la riapertura delle indagini nel rispetto della memoria della figlia e delle evidenze scientifiche. Saranno le nuove analisi genetiche, potenzialmente estese a chi ha lavorato al caso sin dall’inizio, a fornire le risposte attese da tutti.