Ipotesi sulla notte precedente e interventi in studio a Mattino 5
Dopo la messa in onda dell’intervista al tecnico, il dibattito in studio si è concentrato sulle possibili implicazioni della gestione dell’allarme e sull’accesso all’abitazione dei Poggi. In questo contesto è intervenuto Brindisi, osservando: “Non molta gente poteva avere il telecomando dell’allarme e le chiavi di casa”.
A partire da questa considerazione è arrivato il commento di Riccardo Signoretti, che ha ipotizzato uno scenario alternativo rispetto a quanto finora emerso nelle cronache: “Questo è una rivelazione clamorosa,Chiara Poggi potrebbe non aver dormito da sola quella notte. La stessa notte sono state viste le luci accese a casa della nonna, che qualcuno sia stato lì e poi si sia spostato a casa dei Poggi“.
Le dichiarazioni, pur formulate in termini ipotetici, hanno riportato il focus sulla notte precedente l’omicidio e sui movimenti tra le abitazioni della famiglia.
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Il richiamo alla cautela e il quadro attuale del caso
A conclusione del dibattito, la conduttrice Federica Panicucci ha voluto precisare i limiti del confronto televisivo, ribadendo l’assenza di certezze su queste nuove ipotesi e la necessità di mantenere un approccio prudente rispetto a ricostruzioni non verificate. Le sue parole hanno chiuso la discussione in studio: “Ci teniamo a sottolineare che stiamo solo ragionando per ipotesi”.
Il caso Garlasco resta dunque un tema di forte impatto nell’opinione pubblica, con poche certezze consolidate e numerosi punti ancora oggetto di confronto. Le recenti considerazioni sul sistema di allarme, sugli effetti personali di Chiara Poggi e sulla possibile dinamica della notte precedente l’omicidio si inseriscono in un contesto in cui le ricostruzioni vengono ciclicamente riesaminate dai media, mentre il procedimento giudiziario ha già definito le proprie conclusioni formali.