
Il dettaglio della voce “Andrea”
Un passaggio chiave è stato la trasmissione della telefonata di Alberto Stasi al 118, in cui annuncia il ritrovamento del corpo di Chiara Poggi. Un elemento fino ad ora poco notato è emerso prepotentemente: in chiusura di chiamata, si percepisce una voce che pronuncia “Andrea”. Gli inquirenti la stanno ora analizzando con attenzione. La Procura di Pavia ha ufficialmente iscritto Sempio nel registro degli indagati per omicidio in concorso, ipotizzando che l’azione sia stata condotta insieme ad altri soggetti — o allo stesso Stasi, già condannato. Un cambiamento drastico rispetto al passato, che ha provocato la reazione indignata dell’avvocato Lovati: “Perché solo ora si parla di un possibile concorso con Stasi o altri ignoti?”
Il caso Garlasco tra alibi, impronte e nuovi sospetti
Il padre di Andrea Sempio, in esclusiva a “Chi l’ha visto?”, ha dichiarato: “Ci portiamo questa storia dal 2017, ma sappiamo con certezza dov’era Andrea quel giorno”. Secondo il suo racconto, il figlio era a casa con lui e poi si è recato a Vigevano: uno scontrino di una libreria, consigliato di conservare dalla madre, sarebbe il suo alibi. Tuttavia, il cellulare di Andrea si aggancia alla cella di Garlasco e le impronte trovate sulla scena del crimine sono del numero 42, mentre lui calza il 44. Un dettaglio che non basta a escluderlo, ma solleva più domande che risposte.
Le incongruenze non si fermano qui. Una vicina ha visto una bicicletta nera sparire dalla scena poco dopo l’ora presunta del delitto. Chiara disattiva l’allarme alle 9.12 e fa colazione, in pigiama: segno che ha aperto la porta a qualcuno di conosciuto. Alle 9.36, Stasi accende il PC e poi si dirige a casa della ragazza. Per i giudici, la sua versione resta una messa in scena. Nel frattempo, emergono dubbi su altri soggetti vicini a Chiara, come le gemelle Cappa, cugine della vittima, citate da un testimone che poi ha ritrattato.
Oggi, la famiglia Sempio vive tra sfiducia e rabbia. Il padre racconta: “La gente ti guarda in un altro modo”. Mentre gli avvocati sottolineano che per 18 anni non si era mai parlato di concorso. Ora, la narrazione cambia e il sospetto si allarga. Con una domanda lasciata sospesa da Federica Sciarelli: “Se Andrea era a casa, chi sono gli altri?”